Dopo i dati resi noti da Federturismo, sono negativi anche i segnali per l’estate 2008 che arrivano dall’annuale indagine di Trademark Italia “Dove vanno gli italiani”. In base all’indagine, l’estate 2008 sarà all’insegna del segno meno con una diminuzione delle presenze di oltre il 5% e con una inflazione tendenziale del 3%: complessivamente l’economia del turismo stagionale perderà oltre un miliardo di euro. In pratica se per gli italiani la vacanza resta un bene di consumo primario, per far fronte alla crisi economica si tende a ridurre la durata del soggiorno e a contrarre i consumi.
Ecco spiegati i segnali negativi che riguardano molte località balneari nazionali, i laghi e le città d’arte. Il tutto accompagnato da una consistente perdita di quote di flussi stranieri, americani soprattutto, e una flessione marcata per Campania, Puglia, Abruzzo e Calabria; più leggera per la Sardegna, la Sicilia e l’arcipelago toscano. Stabili gli arrivi nelle altre regioni italiane, ma con una sensibile diminuzione delle presenze, in media di oltre 5 punti percentuali. Il rapporto evidenzia che la gran parte degli italiani non torna nel solito posto e nel solito periodo (il 28,3% andrà in località diverse dal 2007); il 54% ha deciso di fare ferie e vacanze molto tardi; 8 italiani su 10 non desiderano una vacanza attiva ma le preferiscono opzioni di ozio e benessere.