La Penisola regge turisticamente l'impatto della crisi: migliorano rispetto al 2010 le cifre della riviera marchigiana, dell'Arcipelago toscano, della costiera amalfitana-sorrentina (con un recupero lento dell'effetto Napoli), della Sicilia (dopo due stagioni statisticamente tremende), della Riviera Ligure di Levante e delle coste Pugliesi. Pareggio o leggere perdite per gli altri. Aumentano i turisti svizzeri, francesi e tedeschi ed è boom di turisti russi in Emilia Romagna e Toscana.
Il quadro è stato delineato dall'Osservatorio turistico balneare di Trademark Italia, secondo il quale c'è un fitto elenco di variabili di mercato che nel 2011 hanno inciso sulle performance balneari italiane: clima e atmosfera di maggio; giugno e parte di luglio che hanno prodotto un'evidente riduzione del movimento turistico in tutto il Paese; i continui annunci riguardanti la manovra economica che hanno provocato ripercussioni negative sulle decisioni dei turisti; rallentamento delle prenotazioni, contrazione del movimento dei week-end; incertezza e pessimismo che hanno influito sui programmi dei turisti balneari, ridotto la durata delle vacanze, le distanze da casa e il budget di spesa.
Tutto sommato però – concludono gli studiosi di Trademark – l'Italia ha retto e può reggere la pressione della concorrenza nel 2012 anche con una meteo meno favorevole, anche se le aree turistiche nordafricane riprenderanno il loro iter, e anche se si accentuassero crisi, stagnazione e recessione.