Anche il turismo, come la gran parte dei settori economici, ha risentito degli effetti della crisi anche se gli ultimi dati mostrano un trend in leggera ripresa. L'analisi è del Rapporto Italia 2011 di Eurispes. L'Istituto spiega come negli anni il baricentro dei flussi turistici mondiali si sia spostato verso i paesi emergenti, sottraendo quote alle destinazioni tradizionali come Europa e Nord America. In questo quadro, l'Italia scende dal 5,6% del 1990 all'attuale 4,1% di quota mondiale di turismo e si prevede che possa ulteriormente ridursi nel 2020 al 3,7%.
In attesa di un Piano strategico nazionale per il rilancio del settore, uno studio realizzato da PricewaterhouseCoopers individua cinque opzioni strategiche (strutturale, destagionalizzazione, sviluppo del sud, mercati ed eventi) che prevedono interventi che possano permettere al settore, in un decennio, di raddoppiare l'incidenza del turismo sul Pil nazionale dal 9,5% al 18,5% e di incrementare l'occupazione del settore da meno di 2,5 milioni di addetti a quasi 4,3 milioni generando un gettito aggiuntivo per circa 100 miliardi.