Faita: l’opena air cambia rotta per risalire la china

Netta frattura tra Nord e Sud Italia, in calo il periodo di permanenza

Da un’indagine svolta a campione da Faita FederCamping tra gli imprenditori di aziende turistico-ricettive del settore è emerso che gli arrivi nei campeggi italiani sono ogni anno circa 8 milioni, di cui quasi la metà italiani, mentre l’offerta è costituita da 1,3 milioni di posti letto per giorno in 2.370 aziende. Nei mesi estivi vi è stato un contenuto aumento della domanda: +1,5% degli arrivi e +0,5% delle presenze; in estate c’è stato infatti un incremento pari a 120.000 di nuovi arrivi che hanno fatto registrare 325.000 presenze in più sui 65 milioni di presenze attese. Diminuisce però il periodo di permanenza: mentre gli italiani hanno scelto, per l’estate 2007, la vacanza open air per un periodo assai breve di 3 o 4 notti contro i 4/6 del 2006, gli stranieri hanno soggiornato per circa 6 o 7 notti contro gli 8/10 dell’anno precedente. In pratica si sono dimezzati i rispettivi periodi medi di permanenza. 
Ma la stagione appena trascorsa ha evidenziato una vera e propria frattura del mercato: mentre il Nord Italia è riuscito a mantenere le posizioni dell’anno precedente, e in alcuni momenti le ha anche migliorate, nel Sud la situazione si è rivelata decisamente preoccupante in diverse regioni come Calabria, Puglia e Sardegna. A questo punto gli imprenditori di campeggi e villaggi turistici hanno deciso di cambiare rotta e stanno pensando a nuove tipologie ricettive per raccogliere consensi da nuovi clienti: in particolare con i camping resort, dotati di un alto tasso di confort ma a contatto con la natura, e i camping adventure, adatti soprattutto a chi pratica e ama gli sport.

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