Federalberghi: a giugno improvvisa débacle degli stranieri

Dati preoccupanti nell’alberghiero: il mese scorso -7,1% di presenze italiane e -8,2% stranieri

Nei primi sei mesi dell'anno si registra una variazione del -2,2% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri. I dati sono relativi al consueto monitoraggio mensile effettuato da Federalberghi, in base al quale il marcato calo delle presenze alberghiere registrate nei primi sei mesi degli italiani (rispetto allo stesso periodo del 2011) pari ad un -5,4% è parzialmente compensato da una risicata crescita degli stranieri, pari ad un +1,3% di pernottamenti (rispetto allo stesso periodo del 2011).
In evidenza il mese di giugno che da solo ha visto (rispetto al giugno 2011) una caduta complessiva del 7,6% di pernottamenti alberghieri, composta dal -7,1% di italiani ed addirittura dal -8,2% di stranieri. Sul fronte dei collaboratori alberghieri si evidenzia anche per loro un calo generalizzato del -2,5% (rispetto agli stessi primi sei mesi del 2011), con una flessione del 2,4% per i lavoratori a tempo indeterminato ed un parallelo decremento del 2,8% per i lavoratori a tempo determinato.
Per Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, "rischia di aggravarsi in modo fortemente preoccupante la crisi del turismo italiano. L'elemento che maggiormente spaventa – prosegue – è l'improvvisa e significativa débacle della clientela estera che nel solo mese di giugno è arretrata dell'8,2% rispetto al giugno 2011, facendo suonare il principale campanello d'allarme. Che infatti gli italiani abbiano difficoltà economiche diffuse è cosa nota – aggiunge Bocca – mentre una perdita così importante di stranieri nel mese di giugno, abitualmente preferito da tedeschi e francesi, nord europei ed inglesi per trascorrere una consueta settimana in qualche località turistica del Bel Paese, rappresenta un ulteriore segnale che la crisi si stia allargando contagiando anche i consumi turistici europei. Per capire dunque l'evoluzione congiunturale – conclude Bocca – la Federalberghi ha attivato in queste ore una capillare ricerca sui consumi turistici degli italiani per i mesi di luglio ed agosto, che nei prossimi giorni diffonderemo, per cercare di capire se almeno durante i canonici mesi di vacanza i consumi delle famiglie potranno dare un sospirato segnale di recupero, aiutati dal fatto che come sostiene uno dei più noti comparatori on line nei mesi estivi le tariffe alberghiere delle principali località balneari italiane subiranno un calo mediamente del 5%, o segnare un'ulteriore battuta d'arresto che potrebbe preludere alla chiusura di centinaia di imprese ricettive, martoriate ormai da fatturati sotto il livello di equilibrio gestionale".

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