Federalberghi: vacanze natalizie a casa, partono solo 12,4 mln

Bocca: raggiunto l’apice della crisi che speriamo sia giunta al suo fondo

A conclusione di un anno poco brillante per il turismo nostrano, arrivano i dati, in verità anche questi poco incoraggianti, di fine anno di Federalberghi che ha realizzato la consueta indagine con il supporto tecnico dell'Istituto ACS Marketing Solutions su un campione di 3 mila persone maggiorenni. Ebbene, in base alle previsioni, saranno appena 12,4 milioni gli italiani, in calo del 13% rispetto allo scorso anno, che dormiranno almeno 1 notte fuori casa, pari a quasi il 21% della popolazione, tra Natale e Capodanno. Il giro d'affari determinato da questo movimento turistico ammonterà a circa 7,6 miliardi di euro (-5% rispetto al 2011). Tra coloro che non faranno alcuna vacanza, pari a 47,6 milioni di italiani (circa l'80% della popolazione), circa 32 milioni dichiarano di non potersi muovere per motivi economici.
Al contrario, circa un milione, rispetto ai 3 milioni del 2011, faranno una vacanza ‘lunga', che comprenderà un soggiorno dal 24 dicembre almeno fino al 1° gennaio. Per l'esattezza, tra tutti coloro che partiranno prima di Natale appena il 15,7% (rispetto al 41% del 2011) prolungheranno fino a Capodanno il loro viaggio.
"L'andamento delle imminenti vacanze natalizie degli italiani – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – fotografa l'apice di una crisi che auspichiamo possa essere giunta al suo fondo. Abbiamo sicuramente vissuto uno degli anni più difficili della storia moderna del nostro Paese – prosegue  – con pesanti perdite di fatturato e presenze  per le imprese ricettive stimabili in almeno il 10%, una flessione di lavoratori attorno alle 50 mila unità ed un aggravio di tassazione per imprese e consumatori al limite del sopportabile. A questo punto è indispensabile -sottolinea Bocca – guardare con fiducia alle imminenti elezioni politiche, dalle quali siamo convinti che uscirà un Governo in grado di  saper cogliere le esigenze reali del Paese e delle imprese, trovando, pur in un contesto evidentemente difficile a livello mondiale, quegli spunti indispensabili per far ripartire a tutto tondo l'economia. Ribadiamo pertanto – conclude Bocca – come il settore debba acquisire nella prossima Legislatura il ruolo primario che gli spetta e ribadiamo ai partiti la sollecitazione affinché in queste settimane di campagna elettorale dicano chiaramente alle imprese ed ai consumatori quali iniziative concrete intenderanno assumere per il rilancio di un settore che indiscutibilmente è e rimane tra i pochi a detenere alta potenzialità economica ed occupazionale".

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