La celebrazione della Giornata mondiale del turismo in Italia è coincisa con la diffusione dei dati Istat relativi alle presenze turistiche di italiani e stranieri nel Belpaese durante la settimana di Ferragosto. Dati poco incoraggianti secondo i quali negli alberghi italiani si sono registrati, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un aumento del 3% degli arrivi e una variazione nulla delle giornate di presenza. Scendendo nello specifico, la clientela italiana ha fatto registrare, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, una crescita del 2,7% negli arrivi e una diminuzione dello 0,4% nelle presenze; quella straniera un aumento del 3,6% negli arrivi e dello 0,9% nelle giornate di presenza. Rispetto allo stesso periodo del 2006, nel nord-ovest si sono registrate variazioni positive negli arrivi, sia per italiani (più 5,8%) sia per gli stranieri (più 3,3%), per un incremento complessivo del 4,5%. Nel nord-est la crescita del 3,2% della componente nazionale e del 3,5 per cento di quella estera ha determinato un incremento del 3,3% del totale degli arrivi. Nell’Italia centrale, con un aumento del 7% della componente estera e un calo dello 0,9% di quella nazionale, si é registrata per il totale degli arrivi una crescita del 3,1%. A soffrire di più sembra l’Italia meridionale ed insulare, dove le diminuzioni delle presenze nazionali (meno 2,6%) e di quelle estere (meno 1,5%), hanno determinato un calo delle presenze complessive del 2,3%. I dati diffusi dall’Istat sono negativi soprattutto per quel che riguarda la permanenza dei turisti: nel complesso, la durata media della permanenza negli esercizi rilevati è stata di 4,03 giornate, con un calo, in termini assoluti, di 0,12 giornate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La diminuzione è stata più forte per gli italiani (meno 0,14 giornate) che per gli stranieri (meno 0,08 giornate).