Nonostante il mercato italiano delle vacanze organizzate abbia registrato un incremento del 2,6% rispetto allo scorso anno, il turismo interno in Italia è diminuito del 18% nel 2012 e, nel complesso, i movimenti turistici degli italiani hanno subito un calo del 15%. Sono i dati dell'Osservatorio nazionale imprese viaggio e turismo di Fiavet, raccolti in collaborazione con Isnart.
L'Osservatorio registra anche un "timido" ritorno alle agenzie di viaggio a cui però non corrisponde un aumento del fatturato: passando da 11,8 a 8,8 miliardi di euro, il volume d'affari stimato subisce una flessione del 25,6%. "Quasi due miliardi di euro di fatturato, inoltre – ha sottolineato Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet – provengono da movimenti sommersi e ciò porta a un mancato gettito iva per lo Stato di 382 milioni di euro e oltre 19 mila posti di lavoro in nero o non imputabili al settore. Combattendo il sommerso senza considerare l'ipotesi di un ulteriore aumento dell'aliquota iva, si potrebbero recuperare ingenti risorse per il bilancio dello Stato".
Per quanto riguarda i viaggi degli italiani nel complesso, sia organizzati attraverso il sistema delle agenzie, sia in maniera autonoma, nonostante 31,7 milioni di italiani abbiano trascorso almeno un periodo di vacanza, Fiavet e Isnart hanno rilevato un costante calo del numero delle vacanze ad eccezione del trimestre estivo, con un saldo complessivo negativo: si è passati da 96 a 88,2 milioni di vacanze dal 2011 al 2012 per una flessione dell'8,1%, con picchi nei mesi di marzo (40%), ottobre (41,9%) e novembre (65,4%). Il calo dei soggiorni è stato subito soprattutto dalle destinazioni italiane che registrano un decremento del 13,1% delle vacanze degli italiani. Per contro, il saldo annuale delle vacanze degli italiani all'estero è in recupero sul 2011 con un aumento dell'11,2% di soggiorni.