Fondo garanzia, Federviaggio: 3 mln bloccati dal 2010

Patanè: invece di raddoppiare il gettito per il fondo usare soldi già stanziati

"Che fine hanno fatto i 3 milioni di euro che il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 28 maggio 2010 aveva stanziato con un prelievo dalle cosiddette ‘multe antitrust’ per finanziare il fondo nazionale di garanzia del consumatore di pacchetti turistici?". E' la domanda provocatoria che pone Luca Patanè, presidente di Federviaggio, mentre la XIV Commissione Senato sta completando l'analisi del Disegno di Legge Europea 2013 che, tra le altre disposizioni, prevede il raddoppio del gettito per il fondo nato nel 1999 per rimborsare e tutelare i clienti in caso di insolvenza dell'operatore con il quale avevano prenotato un pacchetto di viaggio.
La disposizione all'esame della Commissione prevede che le compagnie di assicurazione raddoppino il versamento annuale al fondo, e, di conseguenza, che le agenzie di viaggi debbano accollarsi il raddoppio dal 2 al 4% dei premi sulle polizze di responsabilità civile stipulati.
"Nulla in contrario sul principio – precisa Patanè – tuttavia non quadrano né i conti né i presupposti di un provvedimento che rischia di causare un incremento dei costi di produzione e dei prezzi. Dal 2010 – spiega il presidente di Federviaggio – il fondo attende che venga reso disponibile l'importo di 3 milioni stanziati con tanto di Decreto del Ministero dello Sviluppo. Se tale importo fosse stato effettivamente versato come previsto, il fondo non verserebbe nello stato di incapienza attuale, e tutte le domande di rimborso di cittadini aventi diritto, attualmente pendenti, sarebbero già state ampiamente evase".  Secondo Federviaggio, infine, devono essere totalmente riviste le regole stesse del Fondo. "Siamo disponibili a dare il nostro contributo – conclude Patané – ma chiediamo disponibilità al dialogo e al confronto".  

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