Gist: i servizi frenano il fascino del Belpaese

Prezzi, collegamenti, infrastrutture e comunicazione i punti critici

Confermato il fascino dell’Italia come destinazione turistica, anche se il Belpaese sembra non reggere il passo con la sua stessa popolarità. I motivi? Prezzi alti, servizi scarsi e non professionali, problemi di infrastrutture, collegamenti difficoltosi, beni culturali e musei poco accessibili, comunicazione e promozione ancora lontane dagli standard europei. Ecco come la stampa estera dipinge l’Italia turistica secondo un rapporto del Gist, il Gruppo italiano stampa turistica. Basato sulle risposte di circa 500 soci della Stampa estera in Italia ad un apposito questionario, il rapporto è stato presentato ad un convegno sull’immagine internazionale dell’Italia organizzato con la Camera di commercio di Roma. Dal questionario emerge che sui giornali stranieri i temi più trattati riguardo all’Italia sono turismo e città d’arte (22%, contro il 16% della politica e della cultura e il 12% della criminalità), e che il 66% dei turisti stranieri ha un ottimo giudizio delle attrattive del Paese. Ma il dato è controbilanciato dal fatto che il 98% del campione lo ritiene troppo caro, e che altri punti critici sono individuati in infrastrutture e collegamenti (48%), servizi (32%) e accessibilità dei beni culturali. Bocciata poi la capacità di comunicare il prodotto Italia da parte degli enti di promozione: il 58% mette in pagella un bel 4 mentre il 21% concede la sufficienza.

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