Gnudi/2: serve coordinamento Stato-Regioni per promuovere turismo

Il ministro: a Roma poche risorse ma si può attingere dalle Regioni

"Oggi la promozione dell'Italia è affidata alle singole Regioni, credo che sia un modello un po' superato. Occorre più coordinamento". Lo ha ribadito il ministro del Turismo, Piero Gnudi, parlando con i giornalisti presso il Santuario Francescano di Greccio dove ha preso parte con il presidente della Regione Lazio Renata Polverini e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a un evento promosso dall'Opera Romana Pellegrinaggi per il rilancio dei Cammini spirituali sulla Via Francigena.   
"Attualmente – ha spiegato Gnudi – di risorse il mio ministero ne ha poche o quasi niente. Però io credo che attingendo alle risorse che hanno le Regioni, con il loro consenso, si possa fare qualcosa di efficiente nell'ambito della promozione dell'immagine italiana nel mondo".   
Ricordando che gli ultimi dati sul turismo parlano di un aumento delle presenze dall'estero ma di una diminuzione di quelle relative al turismo interno, il ministro ha osservato che "anche i dati sul turismo dimostrano che il nostro paese è in crisi. Come dicevo, il problema è quello della promozione".   
Tuttavia, ha anche sottolineato Gnudi, "noi abbiamo tanti asset per avere successo e per riconquistare quella quota di turismo che purtroppo in questi anni abbiamo perduto". A questo proposito, il ministro ha anche evidenziato il ruolo importante del turismo religioso: "in Italia abbiamo la possibilità di diversificare la nostra offerta anche con turismi di nicchia come quello religioso che in realtà di nicchia non è, data la sua crescente importanza".

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