I gay viaggiano più di tutti, ma l’Italia non è al top

L’hotel è la struttur prediletta nel 42% dei casi. Generano giro d’affari da 2,4 mld

Viaggiano più del resto della popolazione italiana (56% contro il 45%) facendo più vacanze durante l'anno: week end nel 57% dei casi contro il 33% del resto degli italiani. Tre quarti hanno fatto almeno una vacanza negli ultimi 12 mesi: periodi oltre i 10 giorni il 56%, week end il 57%, viaggi di lavoro il 35%. Ma soprattutto generano oltre 2 miliardi e mezzo di affari l'anno. Sono i dati che emergorno dal primo studio su questo segmento in Italia, realizzato da Gfk Eurisko e presentato alla terza edizione di Expo Turismo Gay che si è svolto a Bergamo nell'ambito di NoFrills.
Un altro dato che emerge è la cultura superiore del turista lgbt (gay, lesbiche, transgender e bisex), che ha il diploma nel 44% dei casi, la laurea per il 37%,  ed è impegnato in lavori qualificati: nel 17% dei casi è un libero professionista (contro la media del 3% della popolazione adulta), dirigente nel 12% (contro il 3%), impiegato (26% contro il 16%). E conseguentemente ha una capacità di reddito più alta: il 42% dei gay guadagna da 1500 a 3000 euro al mese, contro il 28% della popolazione italiana adulta. 
Per le vacanze lunghe non amano viaggiare in Italia ed anche se la scelgono il 49%, va considerato che gli italiani che optano per vacanze nel Bel Paese sono il 74%. Viaggiano invece in Europa (il 36% contro il 20% degli altri consumatori italiani) e fuori dai confini europei (il 15% contro il 6%).  Nel lungo raggio le destinazioni predilette sono nel Nord America. 
In cima alle mete 'gay friendly' c'è l'isola di Mikonos (32%), seguono Barcellona con il 15% delle preferenze, Ibiza con il 13%, la Spagna (11%), Stiges (10%), Grecia (9%), Gran Canaria (8%), San Francisco, Berlino, Londra tutte al 7%, poi Amsterdam e New York.
La struttura ricettiva prediletta è l'hotel nel 42% dei casi. Gay e lesbiche viaggiano quasi sempre in coppia (nel 42% dei casi), si spostano dopo essersi consigliati con amici (47%) ed aver consulto internet (44%). Infine, i costi: il 30% non bada a spese, vuole un viaggio preparato da professionisti del settore il 37%, fa una vacanza all'insegna della cultura e dell'arte il 62% e vuole conoscere usi e costumi del luogo dove va il 67%.  Per la maggioranza ha importanza che la struttura ricettiva e la vacanza si possano definire "gay friendly"( 39%) in modo che si sentano accettati e possano rilassarsi.

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