Il futuro turistico dell’Italia nelle mani dei viaggiatori dei Paesi Bric

Secondo il Ciset, sono 3 mln e spendono 1,8 mld: i russi i più spendaccioni

Cresce il numero di turisti provenienti dai Paesi Brici che sceglie l'Italia. Nel 2012 sono oltre tre milioni, con un incremento dei flussi raddoppiato rispetto a quello europeo (+3%, contro un +1,5%), secondo il Ciset, il Centro internazionale di studi sull'economia turistica dell'Università Cà Foscari.
In totale spendendo 1,8 mld di euro, di cui il 56,4% solo per svago. I più 'spendaccioni' sono i russi che nel loro soggiorno in Italia (la quota vacanza è la più alta, 70,3%) hanno speso (dati 2011) 925 mln di euro mentre quelli che spendono meno sono i cinesi (245 mln); gli indiani invece sono quelli che spendono le cifre maggiori in Italia per congressi e affari (il 68%). I brasiliani, nella composizione del paniere di spesa, arrivano a spendere per lo shopping quasi quanto per l'alloggio.   
Per l'alloggio a spendere di più sono gli indiani (47,7% sul totale), in ristorazione i più spendaccioni sono i cinesi (24,7%), per lo shopping in testa ci sono i russi. La spesa per lo shopping, nel paniere dei Paesi Bric, arriva al 19,2% superando quella per i trasporti (12,2%).   
Secondo Mara Manente, direttore Ciset, nel 2012 il movimento turistico dai paesi Bric "registrerà una crescita superiore a quella dei mercati tradizionali. E questo è un buon segnale anche per i risultati economici del settore. Con l'unica eccezione dei visitatori cinesi, che – osserva – ancora registrano comportamenti di spesa di livello medio basso; si tratta infatti di viaggiatori con un'elevata propensione a spendere e con un paniere di spesa dove lo shopping raggiunge, nel caso dei russi, quasi il 40% del totale".  

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