Il turismo deve restare competenza esclusiva delle Regioni

Il ministero è stato abrogato con il referendum del 5 aprile 1993

La competenza esclusiva delle Regioni sul turismo è stabilita dall’articolo 117 della Costituzione, come modificato nel 2001dopo la riforma del titolo V della Carta costituzionale. Il ministero per il turismo, peraltro, è stato abrogato dal referendum del 5 aprile 1993. Quelle che si possono indicare come le strategie politiche nazionali per il turismo, sono state affidate alla presidenza del consiglio, come è attualmente con il sottosegretario Michela Vittoria Brambilla.
Eppure il ritorno del ministero è auspicato da tempo dagli operatori del settore, secondo cui la riforma del titolo V della Costituzione ha finito, in realtà, con il disperdere le politiche turistiche su 20 realtà territoriali differenti, facendo mancare una visione e una rappresentanza d’insieme. E anche la Corte Costituzionale, con una recentissima sentenza, la n. 76 dello scorso marzo, nel ribadire che il turismo, dal 2001, è una materia di competenza regionale, rilevava “l’esigenza di un esercizio unitario a livello statale di determinate funzioni amministrative, abilita lo Stato a disciplinare siffatto esercizio per legge. E ciò anche se quelle funzioni siano riconducibili a materia di legislazione concorrente o residuale”.
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