Immacolata, buoni i numeri per gli hotel in attesa del Natale

L’Italia si conferma meta gettonata dai viaggiatori internazionali, tiene anche il turismo domestico e le strutture alberghiere raggiungono un tasso medio di occupazione del 70%. Lo rileva l’indagine di Confindustria Alberghi che ritiene questo ponte un banco di prova importante che fa ben sperare in previsione delle prossime festività Natalizie.

Gli USA si confermano come primo mercato su lungo raggio grazie anche al cambio ancora molto favorevole euro dollaro.

Per quanto concerne il turismo di prossimità, Francia, Germania e Regno Unito scelgono l’Italia prediligendo, in questo particolare periodo dell’anno, le strutture alberghiere nelle città d’arte ma non solo.

Roma e Torino ancora ai primi posti con un’occupazione media del 75%, anche Milano nel segmento 5 stelle, registra livelli di poco sopra la media nazionale, seguono Firenze e Venezia che si fermano rispettivamente al 65 e 45%.

In attesa della ripartenza della montagna, si confema la tendenza delle vacanze nella natura e il recupero delle aree interne, in particolare l’Umbria fa segnare un dato di occupazione media che sfiora il 90%.

“I risultati – dice Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – confermano un settore in ripresa. Un segnale importante per gli operatori e per il Pil del Paese a cui negli ultimi 6 mesi il turismo ha dato un apporto davvero significativo. Resta il problema del caro energia e dei conseguenti aumenti che pesano sui conti degli alberghi, ma confidiamo sulla tenuta del mercato e sugli aiuti del Governo per affrontare anche i prossimi mesi”.

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