In Russia sulle orme dei deportati in Siberia

Il cammino dei prigionieri verso i gulag è ora meta del turismo estremo

In Russia arriva l’ultima frontiera del turismo estremo. Bolshie Uki, paesino vicino a Omsk, propone catene e cappotto di montone per calarsi nei panni dei prigionieri e percorrere a piedi una ventina di chilometri dello storico e famigerato cammino verso i gulag della Siberia e dell’estremo Oriente russo. Il prezzo è di mille rubli (circa 22 euro). I cronisti del quotidiano governativo Rossiskaia Gazeta che hanno provato l’esperienza si sono arresi dopo qualche chilometro, dopo il primo contatto con una inospitale terra paludosa, sotto il peso del cappotto e dei ceppi a mani e piedi. “É un’esperienza per capire che la crisi attuale non è la cosa peggiore che ci può capitare” spiegano gli organizzatori. Il capo dell’amministrazione locale conta di creare cento nuovi posti di lavoro entro il prossimo anno.
editore:

This website uses cookies.