Non è roseo il futuro del turismo secondo il campione di 1.366 italiani intervistati dall'Isnart. Il 60% prevede una diminuzione di vacanzieri per quest'estate e addirittura il 69,7% è convinto che il fatturato degli operatori turistici calerà durante la stagione.
Per il 63,3% diminuzione di turisti colpirà principalmente la componente italiana. Ma, nonostante queste premesse negative, il 67,3% dice che, se fosse un imprenditore, riterrebbe conveniente investire nel turismo in Italia e ben il 67,9% pensa che l'Italia rimarrà sempre una delle mete turistiche più attrattive. Tra gli ostacoli alla realizzazione di nuovi investimenti nel turismo ci sono le imposte troppe elevate, come sostiene il 58,2% gli intervistati. Tuttavia il 46,1% investirebbe nel turismo e addirittura il 66% lo farebbe nella propria regione di provenienza. In particolare, i piccoli borghi appaiono l'area più conveniente e interessante nella quale localizzare il proprio investimento.
Infine, secondo gli intervistati, le verdi vallate alle pendici delle Dolomiti e i faraglioni di Capri sono le due 'cartoline' che raffigurano meglio l'estate italiana dal punto di vista turistico.