Italia salva grazie a turisti stranieri, ma la sfida è a portata di mano

Il Belpaese ha le carte in regola per attirare il turismo extra-Ue secondo PricewaterhouseCoopers

Nel 2011 il turismo italiano ha lasciato sul terreno l'1,5%, risultato che non è andato peggio solo grazie all'incremento delle visite degli stranieri (+3,4%). E per il 2012 le previsioni sono stabili. Scontato ancora quest'anno un andamento negativo della spesa come domanda interna (-5,1% le notti in alberghi, camping e agriturismi), con una penalizzazione che deriverà dalla vicenda Costa Concordia, la compensazione è attesa nuovamente dai vacanzieri stranieri. E, in previsione ancora più ampia, al 2020, la grande sfida per l'Italia sarà quella di attrarre turisti soprattutto da Cina e India, da cui è attesa una sempre maggiore propensione alla spesa per viaggi e vacanze. Il nodo di fondo sarà operare con adeguati sforzi commerciali e con strutture più moderne.
E' questo, in sintesi, il contesto che emerge dall'Osservatorio di PricewaterhouseCoopers – Il Sole 24 Ore sul turismo in Italia, che apre il primo dei Rapporti 24 – Impresa, una delle novità editoriali del quotidiano economico.
L'Italia turistica, pur tra molteplici difficoltà, ha le carte in regola per reggere e cercare di vincere la sfida del turismo globalizzato. Più della rivale Spagna, e nel confronto con tutta Europa, ha già saputo attirare il turismo di provenienza extra-Ue, dagli Stati Uniti al Giappone, a Cina, Russia e Brasile.

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