La Grecia protesta ma all’Itb prova ad attrarre turisti

Il ministero promette pezzi stabili e aumento di 4 mila posti letto

La Grecia che partecipa all'Itb di Berlino mostra l'altro volto della Grecia degli scioperi generali e delle manifestazioni in piazze: il mare blu, le spiagge da sogno e i monumenti bianchi sotto il sole fanno da contraltare alle proteste contro le misure di austerità prese per necessità dal governo di Atene, sotto la spinta della pressione internazionale e di Bruxelles. Come molti altri Paesi indeboliti dalla crisi finanziaria mondiale anche la Grecia cerca aiuto in un incremento del flusso turistico dalla Germania, dall'Europa o dal resto del mondo. Con la coraggiosa promessa di "prezzi stabili" e un aumento di 4.000 posti letto la vice ministra per il Turismo greco, Angela Gerekou, è a Berlino a fare pubblicità alla Grecia da vacanza. Le sue promesse, per attirare i tedeschi da sempre grandi estimatori della Grecia e delle sue seimila isole, si scontrano però con le conseguenze del grave indebitamento pubblico e del programma di emergenza, compreso l'aumento delle tasse sulla benzina e dell'Iva, e il probabile rincaro generale dei prezzi.
George Drakopoulos, il presidente della Associazione delle imprese greche del turismo (Sete), ha ricordato che lo scorso anno il fatturato delle attività turistiche è diminuito del 10% (rispetto per esempio al calo dell'1,2% dell'Italia) con una diminuzione compressiva del 7% dei turisti. "Non credo che quest'anno i risultati saranno molto diversi da quelli del 2009" ha detto Drakopoulos.

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