Le Grotte di Frasassi, quando un’esperienza totalizzante si legge negli occhi stupiti dei bambini

La meraviglia delle Grotte di Frasassi si legge negli occhi densi di stupore e di incredulità di Valeria e Francesco, 11 e 9 anni, che arrivano da Palermo, arricchiti dai racconti del papà che oltre 40 anni fa, in gita d’istruzione con la scuola, le aveva visitate con i propri compagni. Non era trascorso tanto tempo dalla loro scoperta, che risale al 1971, a cura del gruppo speleologico del Cai di Ancona. Allora fu una visita bellissima, rimasta per lunghi anni scolpita nella mente in modo indelebile. Un ricordo, sempre vivo, che il papà ha voluto condividere e trasferire all’intera famiglia. Immediatamente le Grotte di Frasassi, che si trovano nel territorio di Genga, (Ancona) erano diventate di grande attrazione per italiani e stranieri, affascinati da quella storia che si estende fino a 190 milioni di anni fa, quando la forza dell’acqua iniziò il suo lento lavoro sulla roccia, creando un ambiente dalla scenografia pazzesca.

“E’ un posto straordinario, alla ripresa della scuola, sicuramente, ne parleremo ai nostri compagni di classe e ai nostri amici. Abbiamo potuto ammirare stalattiti e stalagmiti dalle forme più strane, ad alcune sono stati attribuiti nomi curiosi come l’Obelisco, il Dromedario, il Cammello, i Giganti, Babbo Natale, Dante Alighieri”, dicono Valeria e Francesco, all’uscita dalla visita, rimasti ammirati e impressionati positivamente dalle incredibili formazioni calcaree, gallerie e camere tutte bianche. “Abbiamo visto anche la Spada di Damocle, una stalattite lunga 7 metri 40 che pendeva sulle nostre teste – aggiungono Valeria e Francesco –. Camminando lungo il percorso interno alle grotte, accompagnati dalla sapiente guida Ester, siamo andati alla scoperta delle grandi sale. E’ una esperienza bellissima, tra natura, cultura ed emozioni, che consigliamo di fare almeno una volta nella vita”. Il percorso turistico è un crescendo di emozioni che comincia con la Sala Abisso Ancona, Sala Duecento, Sala delle Candeline, Sala dell’Orsa e Sala Infinito.

Le Grotte prendono il nome dalla gola che divide due imponenti formazioni rocciose nella località Frasassi, e non sono soltanto una delle principali attrazioni locali, ma anche tra i complessi sotterranei più grandi d’Europa insieme, ad esempio, alle Grotte di Postumia.

Le Grotte, suddivise in 8 livelli geologici diversi, offrono tre percorsi distinti che coprono una distanza complessiva di circa 30 chilometri. Il percorso turistico base, adatto a tutti, si estende per circa 1,5 chilometri e la visita guidata dura circa 70 minuti: si possono esplorare le Sale Abisso, Ancona, 200, Gran Canyon, dell’Orsa e Infinito. Per coloro che cercano un’avventura più adrenalinica e sono esperti di speleologia, ci sono anche percorsi più impegnativi che toccano punti più impervi.

 

Le Grotte di Frasassi, con oltre 298mila visitatori nel 2023, hanno battuto il nuovo record di presenze degli ultimi 20 anni e si riconfermano tra i siti naturalistici più amati e visitati d’Italia. A questi numeri si aggiungono le visite ai musei e ai siti d’arte del territorio: 84mila al Santuario Madonna di Frasassi, più noto come Tempio del Valadier, e 53.200 ai Musei di Genga e San Vittore per un numero complessivo, per l’anno scorso, di 435.200 presenze nell’area Frasassi nel 2023. La testimonianza del grande interesse che suscita lo straordinario complesso ipogeo appenninico, a livello internazionale, è bene ricordare che la nuova serie live action “Gormiti -The New Era”, in 20 puntate con attori internazionali, è stata girata all’interno delle grotte e nel territorio circostante, prodotta dalla Rainbow, in collaborazione con Giochi Preziosi. E’ stata lanciata durante la 74/ma edizione del Festival di Sanremo, a Casa Sanremo, nel febbraio scorso. Inoltre, le Grotte di Frasassi hanno partecipato anche alla 54/ma edizione del Giffoni Film Festival.

Le famose grotte, come detto, si trovano a Genga, in provincia di Ancona, un pittoresco borgo di origine medievale, circondato da colline ondulate e dolci paesaggi, che, con il suo fascino antico e le sue attrazioni naturali spettacolari, è arrivato tra i finalisti del concorso “Borgo dei Borghi 2024”. Le Marche si trovano in un territorio ricco di bellissimi borghi: tra questi, Genga offre un ambiente naturale suggestivo e tranquillo, perfetto una gita all’insegna tanto del relax, ma anche dello sport e dell’avventura. Una prima testimonianza scritta di Genga risale al 1090, nella forma di un contratto con cui l’abate di S. Vittore concedeva in enfiteusi il castello e altre proprietà ai conti della Genga, spesso impegnati in scontri con la vicina città di Fabriano. A proposito dei conti della Genga, questa famiglia diede i natali a papa Leone XII. A Genga, basta attraversare l’antica porta fortificata, dove si possono ancora osservare i rifugi delle guardie, per accedere al borgo, interamente costruito sulla roccia. Tra i vicoli lastricati di Genga ci si perde e diventa, così, un’esperienza affascinante. Il centro storico conserva le case in pietra, le piccole piazze e le antiche chiese. A dominare il borgo, il Castello di Rocca Contrada, un’imponente fortezza che oggi ospita mostre ed eventi.

Lorena Melodia:

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