Low cost gettonato da giovani, Acli: ma nasconde rischi

La metà può disporre di budget da 200 euro. Failla: così viaggio diventa girovagare

La formula low cost è sempre più gettonata tra i giovani italiani che devono fare i conti, più di altri, con gli effetti della crisi economico-finanziaria. Le giovani generazioni non smettono di viaggiare, pur modificando scelte per l'individuazione delle destinazioni e i comportamenti durante i soggiorni. Da un'indagine condotta dai Giovani delle Acli in collaborazione con il CTA (Centro turistico Acli) risulta, infatti, che su mille giovani tra 25 e i 35 anni si è registrata una preferenza di viaggio per il Capodanno a favore delle capitali europee. In particolare il 55% dei giovani ha scelto Parigi, Londra, Vienna e Madrid.  L'indagine ha messo anche il risalto il budget destinato al turismo a disposizione delle giovani generazioni che risulta sempre più limitato (il 40% può contare su circa 200 euro, il 20% può spendere fino a 300 euro e il 10% non supera i 500 euro).
"Low cost e last minute sono le parole magiche che sembrano aver donato ai giovani opportunità di viaggio prima riservate a pochi – osserva Giuseppe Failla, segretario Nazionale dei Giovani delle Acli – dietro queste parole, però, si insidia il rischio di un profondo cambiamento culturale che vuole fare del viaggio un semplice girovagare. Aumentano così i giovani viaggiatori del fine settimana che collezionano sorrisi stampati su foto con alle spalle luoghi che rimangono sconosciuti. Una logica da Risiko che al posto dei carri armati e delle bandierine per indicare i luoghi conquistati utilizza le Lonely Planet orgogliosamente disposte in fila nelle librerie di casa".   

editore:

This website uses cookies.