Dall’Usa alla Thailandia ecco le mete top del turismo medico

Ogni anno si stima che 12-14 milioni di viaggiatori partano per effettuare cure mediche fuori dal paese di origine. Un settore quello del turismo medico in forte crescita, con previsioni altrettanto favorevoli, visto che i 40-60 miliardi di euro di fatturato mondiale cresceranno al ritmo del 25% l’anno per la prossima decade. Non è un caso dunque che all’edizione di quest’anno della Itb di Berlino ci fosse un padiglione dedicato al settore.

I pazienti di paesi meno sviluppati – spiegano gli organizzatori in un comunicato – vanno in quelli più avanzati per avere trattamenti in centri medici migliori, ma succede anche che dai paesi occidentali partano per andare in quelli più indietro per trovare cure più economiche. In altri casi si cercano trattamenti che non sono legali nel proprio paese d’origine, come alcune procedure sulla fertilità, ma ci si muove anche per avere miglior medico o la migliore clinica al mondo, ad esempio per la chirurgia estetica.

Paesi come Usa, Turchia, Thailandia, Singapore o la stessa Germania hanno flussi sia in entrata che in uscita, sottolinea l’organizzazione Medical Travel Quality Alliance, che ha decretato la Asklepios Klinik Barmbek di Amburgo come la migliore clinica per chi vuole curarsi all’estero, seguita dal Clemenceau Medical Center di Beirut e dal Fortis Hospital Bannerghatta in India. Fra i paesi emergenti per l’accoglienza c’è invece Dubai, che ha costruito una rete di 42 ospedali privati dedicati solo ai pazienti stranieri.

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