L'obbligo, in vigore dallo scorso 26 giugno, di viaggiare con carta di identità o passaporto individuale anche per i minori sta causando non poche difficoltà alle famiglie in procinto di partire per le vacanze estive. Alcune hanno dovuto rimandare le vacanze, altre non riusciranno più a partire. Ma secondo Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc), per le famiglie esiste una possibilità di essere rimborsate se si decide di non partire più.
"Il caso è diverso – chiarisce l'avvocato Dona – tra chi ha acquistato semplicemente un biglietto aereo e chi invece ha comprato un pacchetto turistico. Nel primo caso non può essere addossata alla compagnia aerea la responsabilità legale per l'omessa comunicazione al momento della prenotazione; se si tratta, invece, di un pacchetto tutto compreso, il Codice del turismo espressamente prevede che le informazioni sui documenti per l'espatrio vengano rilasciate 'per iscritto' dal tour operator o dall'agenzia di viaggio al momento dell'acquisto. In questo caso, dunque – sottolinea Dona – è possibile chiedere il risarcimento al tour operator o all'agenzia di viaggio in cui è stata effettuata la prenotazione".