Montagna italiana male anche a Carnevale, ora si spera nella Pasqua

Dall’avvio della stagione invernale ad oggi calo dell’11,2%

Un altro inverno difficile per la montagna italiana. Complice la crisi e forse anche le elezioni – gli operatori turistici assicurano che nel periodo che precede le elezioni politiche gli italiani evitano sempre di viaggiare – dall'avvio della stagione invernale ad oggi la montagna ha registrato un -11,2% rispetto allo scorso anno, che già non era stato facile. Ma una prima inversione di rotta potrebbe arrivare per Pasqua: le previsioni – soprattutto se le piste saranno in buone condizioni grazie al maltempo e visto che la Pasqua arriva molto presto rispetto agli ultimi anni – indicano un incremento delle presenze del 7,6%, come rende noto Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile di Skipass Panorama Turismo, Osservatorio Italiano del Turismo Montano.
Tra le strutture ricettive, quelle che soffrono di più sono gli hotel di categoria sino alle 3 stelle, mentre sono buone le performance per i residence. Stabile la situazione degli hotel 4 stelle, 4 stelle superiore e 5 stelle. La prevista e attesa ripresa per la 'montagna bianca' non si è manifestata e, almeno sino ad ora, la quota degli operatori nazionali che affermano di aver visto ridurre le presenze – rispetto allo scorso anno – è decisamente alta, pari al 55,9%. 
Specificatamente per il periodo di Carnevale, gli operatori che indicano una riduzione di presenze è pari al 41,4%, contro una quota del 10,3% che afferma di aver avuto un numero maggiore di presenze ed un 48,3% di operatori che indicano una situazione di sostanziale stabilità con la stagione precedente. A Carnevale, rispetto alla stessa festività dello scorso anno, la ricerca ha calcolato una riduzione di presenze pari al -7%, sempre sul totale delle 56 località sottoposte a monitoraggio.  

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