Nasce ‘TDF – Turismo Destinazione Futuro’ e punta a dare svolta a hotellerie e turismo

A Venezia è stato presentato un nuovo gruppo di lavoro chiamato ‘Turismo Destinazione Futuro’ – con l’acronimo TDF – che si presenta per ridare idee e giusta rotta a un turismo oggi con il fiato corto in un anno che sarà globalmente molto negativo, seppure non in tutti i segmenti.

L’idea di questo team è nata per creare una ‘task force’ attrezzata e competente sui vari fronti dell’industria dell’ospitalità che sia in grado di intervenire dopo il Covid-19, quando l’albergatore o il gestore di comprensori turistici e destinazioni turistiche complesse si troverà in difficoltà o sentirà il bisogno di uno scatto in avanti, di un salto di qualità, di dare una risposta alle nuove problematiche del mercato e alle modificate esigenze della domanda turistica.

Il team di professionisti che si è unito sotto il marchio della bussola, ‘TDF – Turismo Destinazione Futuro’ ritiene che l’area di consulenze sia soprattutto quella alberghiera, del sistema ricettivo ma anche del turismo locale, sia esso culturale o leasure, di nicchia o congressuale, enogastronomico o

per quei molti comprensori ancora da valorizzare, considerati a torto ‘minori’ quindi troppo spesso abbandonati a sé stessi, poco promossi o supportati dalle strategie delle Regioni o di altri Enti locali.

“Ci vorrà molto di più, più competenze e più expertise, avendo ben chiaro un dato di fatto incontrovertibile: la gran parte del patrimonio immobiliare alberghiero italiano è datato – dice Giulio Biasion, l’ideatore del team – è vecchio ma soprattutto è invecchiato male. Negli ultimi 30 anni gli investimenti sono stati pochi e la crisi strutturale del settore ricettivo nazionale è rimasta irrisolta. Con questo modello di lavoro nuovo e differente cercheremo di dare risposte, soluzioni, consigli e suggerimenti agli operatori del settore”.

È un modus operandi che è piaciuto alle otto persone di TDF, esperti che svolgono ruoli diversi ma affermati e preparatissimi nei loro campi. Questi i loro nomi e le loro professioni: Antonello Dè Medici, General Manager dell’Hilton Molino Stucky, Stefano Bonini, Senior Partner di Trademark Italia, Massimo Mussapi, Designer e Architetto, Paolo Corvo, direttore Laboratorio sociologia Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Sante Achille, consulente per l’Innovazione Digitale e comunicazione Web, Ilario Ierace, esperto di formazione, Costantino Cipolla, che segue l’alta ristorazione, Giulio Biasion, ideatore e coordinatore di TDF, editore di testate turistiche.

Il Modello proposto da TDF è differente da tutti gli altri
1. Parte dall’esigenza di dare contenuti nuovi e pratici a tutto il settore turistico e al mondo dell’ospitalità che, se vuole restare sul mercato dovrà essere in grado di offrire.

2. Il modello operativo e i suoi contenuti si arricchiscono del concetto di “rete” e di relazioni utili a livello locale, nazionale ed internazionale con altri partners per innovare le strutture o anche solo settori specifici delle stesse… ma anche interi territori e destinazioni.

3. Ogni business model sarà flessibile e costruito su misura per le diverse e specifiche esigenze dei clienti.
In sintesi TDF intende puntare sulla ‘interdisciplinarietà’ dei vari ruoli necessari ad innovare un hotel o un’area turistica e sulla “concretezza” fondamentale per ottenere risultati.

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