Natale, Enit: all’estero prenotazioni altalenanti per l’Italia

In base al monitoraggio nelle sedi estere, le previsioni per il 2012 sono invece positive

Un'ottima performance del prodotto turistico Italia sui mercati internazionali per l'anno in corso, con un andamento disomogeneo per le vendite riferite al Natale e un certo ottimismo per la vendita dei pacchetti per il 2012. Lo rivela il monitoraggio dell'Enit presso i principali tour operator esteri condotto in prossimità delle feste natalizie.
Per quanto riguarda le prossime vacanze di fine anno, le prenotazioni sono in crescita in Germania, in Austria, in Svizzera, in Polonia; altalenanti per il Regno Unito, negative per la Francia, la Penisola Iberica e la Repubblica Ceca; piuttosto deboli per gli ospiti nordici provenienti dalla Penisola Scandinava. I flussi turistici russi, invece, continuano a crescere ininterrottamente verso l'Italia anche nel periodo natalizio, considerato test significativo pure per il 2012 (per il quale i TO prevedono incrementi nelle vendite dei pacchetti comprese tra il 10 e il 15%), dopo un consuntivo ottimo per l'anno in corso con incrementi tra il 15 ed il 45%.
L'offerta turistica culturale italiana mantiene intatta la sua forza attrattiva sia per i TO europei (57%) che per quelli d'oltreoceano (83% ). Ma in questo periodo, risultano privilegiate la "montagna invernale" (pratica degli sport invernali), indicata come primo prodotto dal 40% degli operatori europei; mentre tra le regioni il primato assoluto se lo aggiudica il Lazio (probabilmente grazie a Roma), seguita dal Trentino Alto Adige.
Nei Paesi BRIC, gli operatori turistici registrano incrementi significativi delle prenotazioni (dal 20 al 40%), nonostante l'outgoing verso l'Italia non sia per essi rilevante durante il periodo natalizio.
Per quel che riguarda le previsioni per il 2012, oltre il 71% dei TO intervistati dall'Enit prevede di aumentare le vendite della destinazione Italia (in particolare, il 58% degli europei e l'86% di quelli oltreoceano). Il prodotto turistico più gettonato per i mercati europei sarà ancora il "Mare", mentre nei mercati oltreoceano il prodotto culturale, in particolare le "grandi città d'arte," continueranno ad essere le più richieste.

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