Con l'inizio del nuovo anno agli italiani sembra tornare la voglia di vacanze. Le previsioni dell'Osservatorio del Turismo, infatti, da gennaio ad aprile valutano che partiranno circa 14,9 milioni di persone, in netto aumento rispetto al 2009. La montagna conferma di essere una punta di eccellenza registrando un aumento del 3% rispetto agli ultimi due anni sulle presenze previste per il mese di febbraio 2010. In parte è la crisi a fare meno paura, in parte cambia – ed è già cambiato – il modo di viaggiare.
I dati sono stati illustrati durante il II Forum del Turismo invernale a Bormio dal ministro Michela Vittoria Brambilla, che ha rimarcato l'aumento delle prenotazioni anticipate per ottenere le tariffe migliori – come nel caso dei volo low cost -, il successo del last minute e la ricerca nelle agenzie delle promozioni. Questo, a suo dire, spiega in parte il calo fra il 7 e il 10% delle prenotazioni per i primi mesi di quest'anno. "L'utente del terzo millennio – ha detto – viaggia su internet ed è perfettamente in grado di individuare con una ricerca autonoma l'offerta più conveniente".
In montagna andranno 1,5 milioni di italiani mentre solo 88 mila sceglieranno di sciare all'estero. Le mete più ambite non cambiano: Trentino Alto Adige e Lombardia nel nostro Paese, Francia ed Austria all'estero. Da notare che il periodo per andare in vacanza andrà oltre la consueta stagione invernale con un 26,9% di prenotazioni per Pasqua e in generale ad aprile. Proprio a Pasqua la montagna sarà la meta più gettonata con il 34,2% delle preferenze, seguita dalle città (29,2) e dal mare (24,5%). Più in generale, 7, 2 milioni hanno deciso di restare in Italia, circa 5 milioni di andare all'estero mentre 1,9 milioni é ancora indeciso. Una percentuale Italia-estero che quindi potrebbe cambiare significativamente rispetto al 2009 quando su un totale di 94,2 milioni di vacanze, gli italiani ne hanno passate fuori dai confini circa un quarto (22,5 milioni).