Nucara: turismo in crisi perché manca la quota di italiani

Ma dg Federalberghi frena: non possiamo crescere alla stessa velocità dei paesi emergenti

"Il mercato italiano del turismo continua a essere in larga parte condizionato dalla domanda degli italiani. Dunque, quando sentiamo dire che sono aumentati gli stranieri e diminuiti gli italiani, non possiamo leggerlo come un risultato di segno positivo". E' questa l'opinione di Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi. 
"C'é un calo del turismo – ha aggiunto Nucara – dato dal fatto che ci sono un po' di turisti stranieri in più e molti italiani in meno, e perché c'é un calo generalizzato dei prezzi. Nel complesso però il mercato turistico nel mondo è destinato a crescere e quest'anno ci sono stati a livello globale un miliardo di arrivi". Non è però possibile, ha sottolineato, "pensare di crescere alla stessa velocità dei paesi emergenti, anche perché abbiamo una struttura dei costi molto diversa. Difficile competere con chi ha un costo del lavoro o un sistema di tassazione diversi". Per Nucara "dobbiamo misurarci con i nostri competitor europei e bisogna che l'attuale Governo e quello futuro si rendano conto che alcuni differenziali in termini di Iva, Imu e tassa di soggiorno significano spostare quote di turisti da un paese all'altro. Nostro dovere è attrezzarci, pubblico e privato insieme, per intercettare quote di mercato investendo sulla qualità".  

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