Pasqua: confermato calo vacanzieri, vince l’agriturismo

Secondo Federalberghi in viaggio un mln di italiani in meno. Bene le città d’arte. Delusa la Sicilia

Sono stati 9,5 milioni (rispetto ai 10,6 milioni del 2011), dunque un milione in meno rispetto allo scorso anno, gli italiani che hanno dormito almeno una notte fuori casa per Pasqua, secondo le previsioni di Federalberghi. Oltre il 90% non ha varcato i confini e il mare è stata la destinazione più gettonata (37% delle preferenze). In crescita le località d'arte maggiori e minori che toccheranno il 21% (rispetto al 15% del 2011). All'estero, spiccano le capitali europee con il 65% dei consensi (rispetto al 50% del 2011), seguite dalle località di mare con il 21% (rispetto al 23% del 2011).   
"La perdita di oltre il 10% di italiani in vacanza per Pasqua – commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – ed il parallelo decremento del 4% del giro d'affari, costituiscono due campanelli d'allarme di notevole portata. Ed a conferma di questo allarme – aggiunge Bocca – dalla nostra indagine risulta come addirittura il 49,9% di chi dichiara che non farà vacanze a Pasqua (pari ad oltre 25 milioni di connazionali) indichi nei motivi economici tale scelta".
Secondo un primo bilancio della Cidec Turismo, invece, si è registrato un boom degli agriturismi e delle città d'arte, su tutte Roma, Firenze, Venezia e la sorpresa Napoli, complice l'America's Cup. Delusione in Sicilia dove il maltempo ha creato grosse difficoltà ai vacanzieri.
"Le previsioni sono state confermate – afferma il presidente Paolo Esposito – le partenze sono state in forte calo e gli italiani hanno preferito la classica gita fuori porta alla vacanza più lunga e costosa. Il calo maggiore si è registrato sul lungo raggio e la tendenza è stata al risparmio con vacanze brevi e più vicine a casa".      

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