Pasqua, Federalberghi: più turisti e giro d’affari (+8%)

Bocca: ma la crescita è dovuta alla mancanza dei ponti 25 aprile e 1 maggio

Saranno quasi 9,2 milioni gli italiani che partiranno per Pasqua, rispetto agli 8,5 milioni del 2009, dunque con un incremento dell'8%. Tra questi, l'85% resterà in Italia (rispetto all'89% del 2009), mentre il 14% andrà all'estero (rispetto al 9% del 2009). I dati sono contenuti nell'indagine effettuata dall'Istituto EMG Ricerche per conto di Federalberghi in vista delle vacanze di Pasqua. Dati in aumento, dunque, ma che non soddisfano in pieno Bernabò Bocca, presidente Federalberghi. "La Pasqua ‘alta' e l'impossibilità di utilizzare le prossime festività del 25 aprile e del 1° maggio per organizzarsi un ‘ponte' vacanziero, a causa della loro coincidenza con la domenica la prima ed il sabato la seconda, spingerà un maggior numero di italiani a muoversi, ma non tanti quanti ci saremmo aspettati. Infatti i due ‘ponti' mancanti – sottolinea il presidente degli albergatori – da soli movimentano 11,8 milioni di italiani nel complesso, producendo un giro d'affari pari a 3,2 miliardi di euro totali".
Per chi comunque resterà in Italia durante queste vacanze pasquali sarà il mare la scelta privilegiata (40% delle preferenze, rispetto al 39% del 2009), seguita dalla montagna al 25% (rispetto al 27% del 2009). Stabili le località d'arte maggiori e minori che toccano il 19% (come nel 2009). Per chi invece preferirà l'estero, spiccano le capitali europee con il 62% dei consensi (rispetto al 60% del 2009), seguite dalle località di mare con il 27% (rispetto al 20% del 2009).
L'albergo si mantiene il luogo preferito per dormire (34% delle preferenze rispetto al 30% del 2009), seguito dalla casa di parenti o amici con il 21% (rispetto al 26%) e dalla casa di proprietà col 20,5% (rispetto al 21%). Un leggero incremento, infine, si registrerà per gli agriturismo con il 5,9% rispetto al 4,2% del 2009 ed il villaggio turistico con il 2,8% rispetto all'1,5% del 2009.
La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) quest'anno si attesterà sui 305 euro rispetto ai 291 del 2009 (+5%), generando un giro d'affari di 2,7 miliardi di euro (rispetto ai 2,5 miliardi di euro del 2009) per un incremento dell'8% circa.
Nel dettaglio, chi resterà in Italia spenderà in media 272 euro (rispetto ai 253 euro del 2009, per un +8%), mentre chi andrà oltreconfine spenderà una media di 502 euro a persona (rispetto ai 595 euro del 2009, per un -16%). La durata media, infine, della vacanza si attesterà sulle 3,8 notti, rispetto alle 3 notti del 2009.
Complessivamente il 28,7% di chi andrà in vacanza a Pasqua ha utilizzato internet per prenotare, il 18,9% si è avvalso di amici, il 14,8% ha telefonato direttamente alla struttura ricettiva, mentre il 10,4% ha scelto l'agenzia di viaggi mentre il 2,9% ha atteso occasioni last minute.
Infine, da rilevare che sono oltre 38 milioni gli italiani che non faranno nemmeno un giorno di vacanza a Pasqua. Di questi, il 35,5%, pari ad oltre 13,5 milioni, ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per "mancanza di soldi".

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