Pasqua, gli stranieri arrivano ma l’outgoing va male

Bene la montagna e le città d’arte in flesisone però budget e notti fuori

Pasqua a due facce: da un lato tirano la montagna e le cosiddette città d'arte minori e prosegue l'afflusso di turisti stranieri, dall'altro lato, però, sono in calo gli spostamenti degli italiani, soprattutto verso l'estero. "Stiamo registrando un calo di presenze di italiani ma un aumento del 3-5% di arrivi di stranieri – dice il vicepresidente di Astoi, Andrea Giannetti – andrà bene la montagna, con aumenti che andranno tra il 7 e il 9% rispetto all'anno scorso, mentre, per quanto riguarda gli italiani all'estero, se non diminuiranno le percentuali rispetto a un anno fa sarà già un successo. Pensare che la Pasqua in arrivo per il turismo andrà bene é un'illusione – prosegue Giannetti – perché avremo meno notti pernottate e una flessione dei budget a disposizione. Si avranno molti spostamenti brevi e in auto, ecco perché la montagna dovrebbe registrare un buon numero di prenotazioni".  
In effetti, anche secondo le ultime rilevazioni della società Jfc, le indicazioni segnalano un +8% di arrivi in montagna rispetto alle stesse festività dello scorso anno anche grazie alle nevicate eccezionali di questi ultimi giorni che fanno ben sperare gli operatori. 
"L'inconveniente di quest'anno – commenta dal canto suo il presidente di Fiavet, Fortunato Giovannoni – è la 'Pasqua bassa'. Qualche operatore sta andando abbastanza bene ma certo non c'é l'afflusso del passato e la situazione è a macchia di leopardo. L'incertezza politica, la tassa di soggiorno e il redditometro, poi, hanno dato il colpo di grazia finale. C'é grande incertezza e il turismo ne risente immediatamente. Soprattutto é in calo l'outgoing, ovvero i viaggi di italiani all'estero; dall'estero, per fortuna, gli stranieri arrivano".   

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