Pasqua, Trademark: italiani partono e dimenticano crisi

Crolla il Nord Africa mentre i prezzi aumentano dell’8,5%

I prezzi salgono ma per Pasqua sembra che gli italiani non vogliano rinunciare a partire. In base alla ventesima indagine commissionata da Trademark Italia sulla previsione di vacanze per il 2011, a Pasqua ci sarà il 20% delle partenze in più rispetto al 2010 e altrettanto bene andrà il ponte del 2 giugno, nonostante un aumento delle tariffe dell'8,5%.
A chi immaginava di vederli assediati dai problemi economici e di lavoro, questo sondaggio presenta italiani impegnati a informarsi sulle disponibilità, a prenotare vacanze tranquille e rassicuranti più che viaggi impegnativi in paesi lontani. Le piccole isole (Ponza, Capri e Ischia, arcipelago toscano) per ora sembrano non riscuotere troppo interesse. Nel 2011 scarseggia anche l'interesse per le capitali europee, crollano il Mar Rosso e le coste del Nrd Africa (-35%). Una quota del 15% di esterofili, prevalentemente giovani e giovanissimi, punta su Spagna, Grecia e Stati Uniti. In caduta libera anche la Turchia e le altre località del Mediterraneo che perdono una quota consistente di traffico italiano. In flessione le capitali europee, ma non Roma e Londra. Anno negativo per l'offerta agrituristica, mentre continua il successo dei campeggi. In media gli italiani spenderanno 712 euro per persona per la vacanza estiva (1710 euro per famiglia media di 2,4 persone). "L'industria dell'ospitalità italiana – afferma Aureliano Bonini, presidente di Trademark Italia – otterrà risultati economici migliori di quelli del 2010, nonostante la leggera flessione delle presenze, per il consistente aumento dei prezzi ma è crisi profonda dei tour operator. Perdiamo milioni di presenze per la pessima qualità dell'alloggio e dell'accoglienza. L'istituzione di forme di vigilanza sulla classificazione alberghiera a stelle, che viene considerata una trappola per i turisti internazionali – conclude Bonini – è urgente e non procrastinabile".

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