Pericolo inondazioni a Bangkok, Farnesina sconsiglia viaggi

Nessun problema nelle principali destinazioni turistico-balneari come Phuket e Koh Samui

Il pericolo di inondazioni che ormai da settimane stanno interessando le pianure centrali della Thailandia e che nei giorni scorsi hanno raggiunto la periferia nord di Bangkok potrebbe causare la perdita di quasi un milione di turisti. Soprattutto se, come si teme, l'emergenza durerà un mese.
Diversi Paesi, tra cui la Cina e la Gran Bretagna, hanno messo in guardia i loro cittadini dall'andare a Bangkok. E anche la Farnesina sconsiglia i viaggi nel paese asiatico. Nell'avviso pubblicato ieri sul sito Viaggiare sicuri si legge: "Nella capitale l'alta marea attesa per questo fine settimana rende più grave il pericolo di straripamenti e di allagamenti in numerosi distretti. Anche se i quartieri centrali normalmente frequentati da turisti e stranieri residenti rimangono per ora esenti, le Autorità hanno avvertito la popolazione di prepararsi a far fronte a possibili allagamenti anche severi. Vaste zone della periferia settentrionale della capitale (limitrofe all'aeroporto secondario di "Don Mueang", che è stato chiuso) sono allagate ormai da giorni. Si sconsigliano, per il momento, visite se non strettamente necessarie a Bangkok, ove la situazione nei prossimi giorni si prospetta in ogni caso disagevole. Come riportato da tutta la stampa internazionale l'antica Capitale Ayuttaya, popolare destinazione turistica al Nord di Bangkok è allagata da tempo e non raggiungibile. Se ne sconsiglia in ogni caso la visita. L'aeroporto principale di Bangkok, "Suvarnabhumi Airport", è operativo  e le principali destinazioni turistico-balneari sono raggiungibili da tale scalo (come le località turistiche Chiang Mai, Phuket e Koh Samui etc. non interessate da particolari criticità) poiché non toccate dal problema delle inondazioni".

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