Perù, nel 2012 turismo a +10%

Aumento del +4% per italiani che si sono recati in Perù nel 2012

Il ministero del Commercio Estero e del Turismo del Perù ha diffuso i dati degli arrivi di turisti internazionali nel 2012 che ammontano a  2.846.000, un +10% rispetto all’anno precedente. Questo ha portato anche ad un aumento delle entrate in valuta estera che hanno raggiunto un totale di US$ 3.229 milioni (11% in più rispetto al 2011). 
Secondo il ministero, l’incremento di arrivi si deve alla crescente offerta di connettività aerea del Perù, considerando che l’aeroporto internazionale Jorge Chávez ha registrato 32 frequenze settimanali in più rispetto al 2011, come dimostrato dalle stesse compagnie aeree: Lan Airlines (9 ulteriori frequenze), Taca Perú (+9), Lan Perú (+7) e Copa Airlines (+7). Il risultato è quindi evidente: 546 frequenze settimanali offerte dall’aeroporto internazionale della capitale Lima, che favoriscono i collegamenti tra il Perù e le destinazioni internazionali, oltre ad ulteriori opzioni di viaggio e i migliore qualità. I risultati fanno auspicare il raggiungimento della  cifra di 3 milioni di turisti internazionali nell’anno in corso.
“Il governo si aspetta che il turismo possa diventare la seconda fonte di reddito nel 2016, considerando che è uno dei principali generatori di posti di lavoro, insieme al settore del commercio estero”, afferma il Ministro José Luis Silva.
Un’analisi più approfondita vede al primo posto l’Asia con +17%, a sua volta suddiviso per paese di origine: Giappone (+29%), Thailandia (+28%), Taiwan (+20%), India (+20%), Corea del Sud (+10,4%) e Cina (+2,4%).
Al secondo posto i paesi del Sudamerica (56% del totale dei turisti internazionali) che hanno registrato un +11% così suddiviso: Venezuela (+31%), Colombia (+19%), Bolivia (15%), Ecuador (+10%), Cile (+9%), Argentina (+8%) e Brasile (+7%).
Al terzo posto l’Europa per un incremento del 7%, con turisti in arrivo da Portogallo (+14%), Russia (+14%), Belgio (+13%), Francia (+12%), Germania (+10%), l’Austria (+10%), Svizz era (+8%), Svezia (+8%), Spagna (+6%) e Italia (+4%). 

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