“Solo il turismo è in grado di sanare le ferite che si creano con i conflitti. E si deve puntare tutto sulle nuove generazioni. L’Italia e l’Europa se ne facciano portavoce e Roma sia il quartier generale di questo cambio di approccio a livello mondiale”. A dirlo è Alessandra Priante,
direttrice per l’Europa dell’Unwto, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di turismo a livello globale, intervenendo al primo Forum nazionale del Turismo sostenibile dei Siti Patrimonio dell’Umanità organizzato da European House Ambrosetti.
“L’Italia, che ha dimostrato una forza e una determinazione per sistemare molti dei nodi irrisolti del turismo che non ha eguali in tutta Europa, può e deve essere – afferma Priante – il luogo ideale per riflessioni e iniziative importanti a livello mondiale. Non sarà facile ma è l’unico modo per eliminare quel seme che si chiama rancore, come ama dire papa Francesco. La guerra, grazie al potere taumaturgico del turismo ed alla leadership dei giovani, avrà diritto di cittadinanza solo nei libri di storia”.
Al Forum che si è svolto a Castelbrando, in provincia di Treviso, Priante ha ricordato l’esperienza del primo Global Youth Tourism Summit che, nel 2022, a Sorrento ha riunito 130 ragazzi provenienti da 60 Paesi del mondo per discutere di futuro: “Fu, vorrei ricordarlo, un evento che si svolse con la guerra in Ucraina in corso e, nonostante questo i ministri del Turismo, provenienti da ogni angolo della terra, non si vollero sottrarre al confronto”. E aggiunge: “Chissà che, con il Giubileo alle porte, non si possa immaginare un nuovo momento di incontro tra i giovani del mondo proprio sui temi del turismo, un nuovo summit che metta insieme russi e ucraini, palestinesi e israeliani. Un summit che possa richiamare quanti più Paesi possibili e che abbia nei giovani la sua linfa vitale”.