A causa della crisi il 58% degli europei prevede di partire in vacanza questa estate tra giugno e settembre.
Secondo il barometro Ipsos-Europ Assistance è il dato più basso registrato dal 2005. Italiani e spagnoli sono quelli che sacrificheranno di più le loro vacanze. Il calo più importante riguarda proprio gli italiani. Quest’anno, infatti, a partire saranno il 63% contro il 78% del 2011 (-15 punti). Partiranno meno anche gli spagnoli (il 51%, -14), i tedeschi (55%, -5), gli austrici (59%, -5) e i belgi (59%, -2). In controtendenza i francesi con il 70%. Inoltre, il 17% degli italiani e il 20% degli spagnoli sono pronti a tagliare i loro budget vacanze; meno pronti britannici (il 14%) e francesi (10%). Ma i nostri connazionali sono anche quelli che prevedono un budget più stretto: spenderanno in media 1.690 euro (-24,7% rispetto al 2011), meno degli spagnoli (1.863 euro, -4,1%). La crisi obbligherà gli europei a preferire dei soggiorni brevi: più di un terzo (37%) partirà 1 settimana o meno e i due terzi non più di 2 settimane. A pagarne le spese saranno i viaggi intercontinentali: 4 europei su 5 resteranno in Europa, con la Francia come prima destinazione, davanti a Italia e Spagna.
“In questa situazione di crisi molti italiani sono costretti a sacrificare le vacanze, con un paese dove l'aumento delle tasse è particolarmente importante – ha spiegato Martin Vall, dg gruppo Europ Assistance –In Spagna la situazione è simile. In Inghilterra, più della l'effetto Olimpiadi renderà i britannici più sedentari".
L'indagine è stata realizzata tra il 13 febbraio e il 26 marzo su un campione di 3.523 persone (francesi, tedeschi, britannici, italiani, spagnoli, belgi e austriaci).