Rapporto sul Turismo, la presentazione torna a Firenze

La XVII edizione verrà illustrata mercoledì 27 luglio a Palazzo Vecchio

Il primo Rapporto sul Turismo Italiano fu presentato a Firenze nel 1984. Ideatore fu Piero Barucci insieme a Lelio Lagorio, ex sindaco di Firenze ed allora ministro del Turismo. Fin da allora la funzione di coordinamento fu affidata a Emilio Becheri che cura anche l'edizione di quest'anno insieme a Giulio Maggiore. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti: oggi il Rapporto è giunto alla XVII edizione ed è ormai riconosciuto come un documento fondamentale per le politiche del turismo in Italia. Nel suo genere l'opera è divenuta un modello di riferimento anche per altri Paesi che hanno realizzato documenti simili. E quest'anno, dopo 27 anni, la presentazione del Rapporto torna a svolgersi a Firenze. L'appuntamento è Palazzo Vecchio il 27 luglio alle 10.30. Interverranno: Emilio Becheri, Mercury-Turistica; Dario Nardella, vicesindaco di Firenze; Giacomo Billi, assessore al Turismo della Provincia di Firenze; Caterina Cittadino, capo del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo; Alfonso Morvillo, direttore Irat-Cnr; Laura Leoni, Direzione Centrale delle statistiche economiche congiunturali dell'Istat; Mara Manente, direttore Ciset; Giulio Maggiore, Irat-Cnr; Flavia Coccia, Isnart; Oriana Cuccu, Uval – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica; Pio Grollo, Studio Trend; Cristina Scaletti, assessore al Turismo della Regione Toscana.
Nella redazione di quest'edizione hanno collaborato l'Irat (Istituto di Ricerche sulle Attività Terziarie) del CNR, accanto alle presenze, ormai tradizionali, di Istat, Enit, Ciset, Isnart-Unioncamere e Banca d'Italia. Il volume si articola in cinque parti: Statistiche ed Economia; Imprese e Servizi; la competitività del Sistema Italia; Mercati, prodotti e competitività; Istituzioni e turismo. Il Rapporto contiene dati e informazioni del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della presidenza del consiglio dei ministri. 

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