Ripensare la hall e trasformarla in salotto: ecco come rilanciare l’hotellerie italiana

Gli hotel messi in scacco dall’espandersi dell’extralberghiero. A Roma prima di tutto, dove le presenze negli hotel sono quasi rimaste pressoché invariate in cinque anni, con un lieve calo di 100 mila unità (da 26 milioni e 520 mila a 26 milioni e 420 mila), mentre sono cresciute a dismisura quelle dei B&B.

Per questo è necessario ripensare la funzione degli hotel nelle grandi città italiane e per questo nasce  The White Lobby, un’iniziativa promossa dalla società di ingegneria civile Studio SPERI con il patrocinio di Federalberghi Roma, Facoltà di Architettura La Sapienza e OICE.

L’obiettivo è quello di ripensare e ampliare la fruizione della struttura ricettiva a cominciare dalla hall, che deve trasformarsi da ufficio in salotto. Queste, infatti, già all’estero sono diventate un unico spazio polivalente e multifunzionale, potenzialmente aperto alla città. Naturalmente questa nuova concezione delle hall-lobby determina un ripensamento totale anche nell’intera organizzazione planimetrica dell’hotel, non solo per il tipo di servizi offerti, ma anche e soprattutto per le caratteristiche spaziali e degli elementi d’arredo.

Per questo viene indetto un bando rivolto a studenti e giovani professionisti under 35 (le cui candidature si potranno presentare fino al 2 settembre) che ha come obiettivo la trasmissione di un’idea diversa per le strutture ricettive, la promozione di un loro miglioramento e la loro trasformazione in luogo di incontro.

Per avere un ordine di grandezza, tra il 2010 e il 2015 a Roma si sono registrate solo 57 strutture classiche in più, per un totale di 5 mila posti letto, con gli alberghi economici in netto calo, visto che se ne contano 64 in meno tra quelli a una e due stelle. Nello stesso quinquennio, le strutture ricettive “sostitutive” a livello nazionale sono passate dalle 2.141 unità del 2010 alle 176.870 del 2015 e ben 18.546 insistono proprio su Roma e sul centro storico. Di questi, secondo un report della Guardia di Finanza, circa il 50% risulta essere abusivo e con una perdita di incassi rispetto alla tassa di soggiorno che si aggira ogni anno tra i 30 e i 40 milioni.

(nella foto Francesco Lupoi, Architetto LEED AP e direttore del dipartimento di Architettura di Studio SPERI, L4)

https://thewhitelobby.com

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