I russi amano l’Italia, Enit protagonista alla Mitt di Mosca

Al via da oggi, martedì 12 a giovedì 14 marzo, la MITT di Mosca, la più grande fiera sul mercato turistico russo. ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo sarà presente con uno stand di circa 800 metri quadrati che coinvolge le regioni Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto e oltre 200 aziende turistiche. Alla conferenza stampa in programma oggi alle 12.30, seguirà la cerimonia di inaugurazione alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Mosca Pasquale Terracciano e del direttore esecutivo di Enit Giovanni Bastianelli.

Fitto il programma degli appuntamenti in programma. Ogni giorno più di un evento: l’esibizione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, assaggi di gelato artigianale italiano e Aperol Spritz, un’area selfie per pregustare qualche anticipo di viaggio in stile italiano in Vespa e la mostra fotografica “ITALY – Twilight skylines from Police helicopters” di Massimo Sestini.

Una presenza obbligata quella del Belpaese alla fiera moscovita considerato che i russi amano l’Italia. Infatti, i viaggi verso l’estero dei turisti russi, big spender e amanti dello shopping e del lusso, sono cresciuti del 33,7%, e di ben il +67% quelli verso l’Italia che raggiunge il podio al terzo posto dopo Turchia e Thailandia con 804 mila viaggi (+19% sul 2017), superando i 780 mila della Spagna. La propensione a spendere fa scegliere esercizi alberghieri nell’80,6% dei casi e non si accontentano: il 45% si orienta sull’extra lusso. Si intensifica anche il traffico aereo e da nord a sud d’Italia le rotte sono coperte da varie città: Verona, Torino, Milano, Venezia, Bergamo, Bologna, Rimini, Pisa, Roma, Napoli, Bari, Cagliari, Olbia, Catania, Palermo. Nel primo trimestre 2019, con 44 mila arrivi aeroportuali dalla Russia in Italia, si consolida il trend dell’aumento di passeggeri soprattutto da Mosca e San Pietroburgo.

“L’Agenzia Nazionale del Turismo – sostiene il presidente Enit Giorgio Palmucci – è attenta ad intercettare le rotte del luxury travel internazionale, ad analizzare i trend e le attitudini dei viaggiatori di alta gamma, provando a immaginare le prospettive future, anche in base  all’impatto che lo sviluppo tecnologico può avere su questo segmento sensibile al valore aggiunto dei beni e dei servizi più che al costo dell’esperienza viaggio in sé”.

 

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