Russia, in calo i viaggi di lavoro all’estero

Nel 2008 oltre 11 milioni di russi si sono recati all’estero per turismo

La crisi c’è e si sente anche in Russia. I cittadini dell’ex Unione Sovietica hanno infatti ridotto i viaggi all’estero, soprattutto i viaggi di lavoro, e nell’ultimo anno hanno optato soprattutto per vacanze entro i confini nazionali. Eppure, secondo il direttore dell’Agenzia federale per il turismo, Anatoli Iarochkin, complessivamente i risultati del 2008 possono considerarsi soddisfacenti. Lo scorso anno, i russi che si sono recati all’estero per turismo sono stati oltre 11 milioni, con incrementi nei viaggi verso Cina, Turchia, Egitto, ma sopratutto Israele dove – dopo l’abolizione dei visti – il flusso turistico lo scorso anno è raddoppiato rispetto al 2007. In sensibile calo, invece, i viaggi di lavoro verso Gran Bretagna e Giappone, ridotti di un quarto rispetto al 2007.
Per quanto riguarda gli arrivi di stranieri in Russia, si è avuta una crescita complessiva del 4%, anche se con differenze a seconda i paesi. Si è ridotto il flusso di francesi, svedesi, tedeschi, svizzeri e austriaci, mentre è cresciuto il numero di visitatori italiani, inglesi, canadesi, spagnoli e norvegesi.
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