“Il turismo è parte essenziale dell’economia nazionale. Questo sistema può migliorare ancora e favorire lo sviluppo economico di molti territori italiani, in particolare quelli che possono sfruttare la risorsa mare” ha detto la ministra Daniela Santanchè all’incontro a Napoli sul tema “Blue Economy e Turismo: leve di sviluppo territoriale”. Parlando agli Stati Generali della nautica nell’ambito della 50/a edizione del Nauticsud nella Mostra d’Oltremare, la ministra ha poi proseguito: “la blue economy è una politica che va implementata e che risulta importantissima per l’Italia che ha molte opportunità grazie alla lunghezza della nostra costa. La nautica ha un ruolo importante all’interno della Blue Economy sia per i numeri del comparto, vero vanto del made in Italy, ma soprattutto per l’indotto che genera grazie all’economia della filiera e anche a quelle per volano che produce. La nautica da diporto è il vero motore di sviluppo economico per il Centro Sud”.
“Non bisogna criminalizzare la nautica e gli armatori, retaggio di vecchie ideologie – ha ancora affermato Santanchè – ma anzi sostenere questa filiera. L’assenza di posti all’ormeggio, di infrastrutture adeguate limita la potenzialità di sviluppo. È assurdo che una città come Napoli non abbia un Marina degna di questo nome, e che i costruttori rischino di perdere la domanda di acquisto perché non ci sono i posti all’ormeggio. La nautica da diporto realizza anche, per volano, ricchezza indiretta grazie ad un turismo, quello del diportismo nautico che, una volta a terra, usufruisce delle risorse culturali, di ristorazione e del commercio”.
Dal canto suo il presidente di Afina (Associazione filiera italiana della nautica) – promotrice del Salone internazionale insieme con la Mostra d’Oltremare – Gennaro Amato ha affermato: “Il ministro ha ribadito pubblicamente quanto mi aveva già confermato in un colloquio privato. Siamo grati a chi vede la nautica con uno sguardo obiettivo e non contaminato da idee vetuste e limitate”.