Sono in allarme gli albergatori e le agenzie di viaggi di Roma. Dopo la guerriglia urbana scatenata a San Giovanni e all'Esquilino da gruppi di teppisti infiltrati nel corteo degli Indignati, i rappresentanti del settore riferiscono delle "prime disdette di turisti stranieri" e guardano con apprensione alle ripercussioni sulla stagione natalizia.
"Se le disdette proseguiranno fino alla fine dell'anno – avverte il presidente della Fiavet Lazio, Andrea Costanzo – gli effetti sull'economia della Capitale saranno disastrosi".
"Abbiamo ricevuto le prime disdette di turisti negli alberghi – riferisce il presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli – Stiamo cercando di capire se si siano riconducibili agli scontri di sabato e alla brutta immagine di Roma divulgata nel mondo".
Roscioli, da poco alla guida anche della Confcommercio capitolina, quantifica i danni per i commercianti delle zone interessate dagli scontri per circa un milione di euro. E chiede nuove regole per le manifestazioni: zone interdette come "le piazze storiche" più un "limite massimo per i partecipanti, perché – spiega – non possiamo permetterci altre devastazioni del genere".
Sulla stessa linea Costanzo, che parla già di "disdette del 7-8% sulle prenotazioni pianificate per il prossimo ponte di 'Ognissanti'. Sono stati annullati viaggi individuali ma anche di gruppi provenienti dall'estero – riferisce -, ed è una circostanza sicuramente riconducibile a quello che è successo sabato".
Il timore comune è che gli effetti negativi sull'affluenza si protraggano fino a Natale. "In questo caso – avverte Costanzo, anche presidente dell'area turismo della Confcommercio di Roma – presenteremo anche noi il conto, come stanno facendo le altre organizzazioni. Proprio nel momento in cui Roma si stava appena riprendendo dalla crisi, grazie alle immagini positive della beatificazione di Wojtyla e a quelle lanciate dalla cinematografica – prosegue -, quella giornata nera rischia di rovinare tutto. E noi non lo possiamo permettere. Ormai il danno è fatto, ma nel futuro bisogna cautelarsi: limitare i cortei e salvaguardare le aree della città che sono patrimonio dell'umanità".