Se il turismo di alta gamma può spingere la destagionalizzazione

Anche nel turismo del lusso o meglio di alta gamma – cioè quello che riguarda nuovi flussi di viaggiatori non necessariamente ricchi, ma disposti a spendere anche cifre impegnative per un’esperienza di viaggio di valore – l’Italia può fare la parte del leone e sfidare a testa alta la
concorrenza europea e mondiale. Almeno secondo quanto emerge dalla ricerca “La rivoluzione silenziosa” presentata nel corso di Mice Trade Show, a Venezia.

Nel ranking del turismo d’alta gamma europeo stilato dall’European cultural and creative industries alliance (Eccia), l’Italia è quarta dopo Gran Bretagna, Francia e Spagna, con un giro di affari di 22-25 miliardi (60 tra contributo diretto e indiretto) ma potrebbe produrre un fatturato 2-4 volte superiore all’odierno, arrivando a circa 90-110 miliardi di spesa da parte di questo tipo di big spender.

Con 10mila posti di lavoro diretti e fino a un milione di posti impattati dalla spesa diretta, è una nicchia d’eccellenza virtuosa, diffusa sul territorio, con vocazione internazionale. Coinvolgendo meno dell’1% delle strutture di ospitalità, distribuite su tutto il territorio italiano, ha generato il 15% del giro d’affari dell’ospitalità e il 25% della spesa. Spesa che è di circa 5mila euro a persona (9 volte superiore rispetto alla media) e per ogni euro speso in ospitalità se ne lascia 3 sul territorio. Circa l’80% di tutto questo è generato da turisti stranieri.

La cosa molto interessante è che, dopo la pausa della pandemia, il crescente aumento del turismo massificato durante le alte stagioni sta incentivando il turismo d’alta gamma a spostarsi nelle basse stagioni e a ricercare destinazioni Crowd Free: il 78% delle programmazioni riguarda i periodi di bassa stagione (nel 2019 era il 48%).

L’altro dato che fa riflettere, infine, è che rispetto alle sue potenzialità l’Italia ha un livello annuo di acquisizione di turisti alto spendenti non europei molto basso, con una media di solo 3-4 turisti su 10. In particolare le proiezioni sul mercato cinese, che entro il prossimo decennio sarà il principale mercato alto spendente superando gli Usa, sono molto basse, di soli 2 miliardari cinesi su 10.

Tra le caratteristiche che contraddistinguono i viaggi di questo mercato si evidenziano in particolare: gli itinerari personalizzati e su misura, il benessere e viaggi olistici, i viaggi sostenibili ed ecologici, le esperienze private, i viaggi multigenerazionali, gli hotel di charme e sistemazioni intime, le avventure culinarie dai corsi di cucina ai pasti privati con chef rinomati, i viaggi d’avventura e sport, l’immersione culturale, i viaggi lenti, il Bleisure che combina affari e tempo libero, la tecnologia intelligente e i servizi di alto livello, le esperienze esclusive e personalizzate, le destinazioni sconosciute e infine il turismo spaziale con aziende come SpaceX e Blue Origin.

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