“La stagione turistica era nata sotto i migliori auspici e i primi sei mesi sono stati dei record, ma la stagione estiva ha subito una flessione che non ha permesso il sorpasso sul 2019. Fra i motivi hanno inciso eventi atmosferici devastanti che hanno giocato un ruolo importante, si veda il calo di afflussi in Romagna, ma anche in Sicilia, Sardegna e Puglia a causa degli incendi. L’altro motivo del rallentamento lo individuerei nella morsa inflazionistica e il caro trasporti, due fattori che hanno spinto molti italiani a tagliare non dico la vacanza tout court, sebbene sia accaduto, ma senza dubbio la durata dei soggiorni. Ci sono comunque numeri incoraggianti che ci parlano di un settore in salute come il fatto che abbiamo ritrovato l’affluenza dei turisti stranieri non solo dall’Europa, ma da mercati che da tempo non erano massicciamente
presenti come quello statunitense”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè intervistata dall’Ansa alla vigilia di TTG.
“Nel primo anno del mio mandato abbiamo gettato delle solide basi per puntare allo sviluppo e alla crescita integrati di un settore che per troppi anni è stato dimenticato, o quantomeno messo da parte. Abbiamo iniziato a dare organizzazione e gestione al comparto attraverso l’adozione del Piano strategico del turismo, portando la nostra visione industriale e dandogli centralità e il giusto spazio all’interno dell’azione di governo come mai prima d’ora è stato fatto. Ora la sfida è rendere la crescita del settore strutturale, far diventare l’Italia la prima meta turistica e promuovere politiche di destagionalizzazione affinché il turismo sia davvero la prima industria della nazione, il principale traino del pil. Abbiamo altri quattro anni davanti: penso proprio che insieme, facendo sistema, ce la faremo”.
Intanto, la Venere continua il suo percorso. “Il fatto che sia stata tanto criticata vuol dire che funziona. Infatti, all’estero la campagna va alla grande. La Venere di Botticelli è conosciuta in tutto il mondo ed è simbolo per l’Italia, averla ingaggiata come influencer capisco non sia una cosa ortodossa, ma è pensato per un mercato estero che ha delle dinamiche differenti da quello domestico”.
Infine, le questioni spinose di affitti brevi e balneari. “Sugli affitti brevi abbiamo affrontato, coraggiosamente, un tema che i governi che ci hanno preceduto hanno scientemente evitato, la proposta che ho portato va nella direzione di non criminalizzare la proprietà privata, mentre da tre case in su è giusto che ci si adegui alle regole del mercato e delle imprese perchè, altrimenti, in quel caso ci troviamo di fronte a una concorrenza sleale per un settore. Un equilibrio che capisco possa essere discutibile ed è per questo che ora passa al Parlamento che, recependo gli stimoli positivi delle categorie, può migliorare il testo o lasciarlo così come è. Credo che il testo licenziato vada nelle direzione giusta e il fatto che nessuno sia pienamente soddisfatto ne è la prova. Sui balneari stiamo dimostrando che non si tratta di un bene in regime di scarsità e quindi non sottostanno alla direttiva Bolkestein”.