Sarebbe anche colpa dei turisti il comportamento anomalo degli squali che nei giorni scorsi a Sharm El Sheikh hanno prima ferito tre turisti e poi ucciso una donna tedesca. A queste conclusioni sono arrivati gli esperti Usa chiamati dalle autorità egiziane per cercare di capire il fenomeno che ha portato al divieto di balneazione della località del mar Rosso per oltre una settimana.
Secondo gli esperti, dunque, ad aver provocato i cambiamenti delle abitudini degli squali sono la pratica di gettare in mare carcasse di animali morti durante la navigazione e l'abitudine di molti turisti di dare da mangiare ai pesci in acqua. Per questo l'Egitto ha deciso di correre ai ripari.
Il governatore del Sud Sinai, Mohamed Abdel Fadil Shousha, ha annunciato una campagna di sensibilizzazione dei turisti sui comportamenti 'virtuosi' da adottare nel rispetto della natura, introducendo anche multe per i trasgressori. Inoltre, per consentire ai turisti di immergersi a mare, a breve verranno installate torrette di avvistamento sulle spiagge.