Tassa di soggiorno estesa dai soli comuni capoluoghi di provincia alle unioni di Comuni e ai Comuni che rientrano negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d'arte. E' una delle novità previste nell'ultima versione del decreto del federalismo fiscale sul fisco municipale in discussione in commissione bicamerale per il federalismo fiscale. In più salta il 'minimo' di 0,5 euro mentre resta il tetto di 5 euro a notte. Gli introiti vanno a manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e ai relativi servizi pubblici locali. Sono possibili esenzioni o riduzioni per particolari fattispecie o determinati periodi di tempo.
Intanto, però, non si placa la protesta. La notizia della possibile introduzione in Italia in maniera diffusa di tasse di soggiorno sta letteralmente mandando in fibrillazione i tour operator ricettivisti italiani ed i loro referenti clienti di tutta Europa. "I TO europei – spiega il direttore di Federviaggio, Alberto Corti – sono preoccupati per gli effetti delle possibili nuove imposte su prezzi già contrattati e fissati per l'intero anno 2011 e temono per le ulteriori difficoltà che si porranno nell'opera di convincimento dei consumatori locali a scegliere l'Italia come meta delle loro vacanze a discapito di altre destinazioni con migliore rapporto prezzo/qualità. Inoltre minacciano di contingentare al minimo i flussi turistici verso il nostro Paese per ridurre i danni che da queste imposte deriverebbero per la redditività delle rispettive imprese".