Thailandia seconda destinazione leisure lungo raggio dopo gli Usa per gli italiani

C’era anche il presidente Astoi Nardo Filippetti alla terza edizione 2017 del Business Forum Italia-Thailandia che si è svolto Milano, a Palazzo Clerici, dal 23 al 27 maggio. Filippetti è stato invitato in rappresentanza del mondo del turismo come unico interlocutore italiano. “Siamo onorati – ha detto – di questo invito e riteniamo che rappresenti un importante strumento bilaterale per rafforzare ulteriormente gli scambi commerciali e per creare investimenti e nuove opportunità di business. Ci auguriamo che attraverso maggiori sinergie si possa far crescere il mercato dei viaggi outgoing e incoming, fonte di ricchezza e sviluppo per entrambi i Paesi”.

Secondo i dati ufficiali dell’Ente Nazionale del Turismo Thailandese, nel 2016 si sono recati in Thailandia 265 mila italiani, in aumento del 7,9% rispetto all’anno precedente, segnando l’ottavo anno consecutivo di crescita del flusso. Per gli italiani la Thailandia è la seconda destinazione leisure lungo raggio dopo gli Stati Uniti. “Il picco delle presenze – ha aggiunto Filippetti – si registra a Natale e Capodanno e le località più visitate sono Bangkok, le spiagge del sud e le isole che da Phuket si snodano fino ai confini con la Malesia”.

Sull’altro fronte, secondo il Department of Tourism, i tailandesi che si sono recati all’estero nel 2015 sono stati circa 6,8 milioni. L’Italia è al quarto posto nelle mete europee preferite dai turisti thailandesi e generalmente viene abbinata ad altri Paesi, tramite tour organizzati. I numeri dei turisti thailandesi in Italia non sono ancora altissimi ma di grande qualità soprattutto in termini di spesa: motivazione del viaggio accanto alla cultura è infatti lo shopping di alto livello e l’enogastronomia, in particolare il vino. Le tappe di un tour tipico in Italia includono quasi sempre la capitale e le città d’arte, quindi Roma, Firenze, Venezia, Pisa, ora anche Milano, che negli ultimi tempi ha fatto registrare – soprattutto dopo l’EXPO – un incremento del turismo leisure, a cui abbinare itinerari enogastronomici e dedicati alla scoperta delle aree più importanti per la produzione del vino.

Ancora invece da scoprire per il turismo thailandese il sud Italia e le Isole.

Da tempo il Ministero degli Affari Esteri italiano e International Cooperation and the Board of Trade of Thailand hanno stretto accordi bilaterali per sviluppare relazioni economiche fra i due Paesi nel settore privato, e il Forum fa parte delle molteplici iniziative seguite a tali accordi.

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