Estate nera per il mare italiano. Secondo un sondaggio Trademark condotto su un campione di 2.000 persone, si prevedono 16 milioni di presenze in meno per il turismo balneare. I motivi? Essenzialmente economici. Per il 18% degli intervistati la quattordicesima non basta per andare in vacanza, il 27% ha ridotto la durata delle ferie del 10-15%; il 19% sceglierà un appartamento in affitto, il 6% addirittura ripiegherà sulla casa o sul camper di un amico mentre il 7% andrà nella seconda casa di famiglia.
Poiché giudicate troppo care, le vacanze nelle capitali europee scenderanno del 16% mentre il 53% di chi ha passato una vacanza in un villaggio del Sud è rimasto insoddisfatto e non ci tornerà. Per il futuro, invece, Trademark stima una moltiplicazione dei week-end, delle crociere (cresciute del 27% nelle scelte) e del turismo indipendente, scelto da nove italiani su 10. Il 28,3% poi passerà la vacanza in località diverse da quelle del 2007. E se cala il turismo verso Grecia (-3%), Turchia (-1,5%), Tunisia (-7%), aumenta quello verso la Spagna con le Isole Canarie che salgono a +4%. Rallentano anche gli italiani diretti in Mar Rosso (l’aumento si limita al 2%).
La spesa complessiva per i 32 milioni di italiani che nel 2008 faranno almeno una settimana di vacanza si attesterà sui 21.120 milioni, con una spesa pro-capite di circa 660 euro (+6%). Ogni famiglia spenderà per il soggiorno circa 1.580 euro. Complessivamente si prevede una diminuzione delle presenze del 5%: un calo che costerà all’economia del turismo stagionale perdite per oltre un miliardo.