La prossima estate gli italiani andranno in vacanza, ma un po' meno rispetto al passato: si dimezza il numero di coloro che andranno all'estero, calano gli italiani che faranno due o più vacanze e aumentano gli italiani che faranno meno ferie: molti preferiscono 'presidiare' il posto di lavoro. Sono queste le principali tendenze che emergono dal 21mo sondaggio nazionale realizzato da Trademark Italia in collaborazione con Ipsos Observer. Secondo i risultati, inoltre, si riducono le escursioni d'arte, cultura e religione, ma non quelle gastronomiche.
Almeno 6 connazionali su 10 hanno deciso che quest'estate faranno vacanze ma non sanno esattamente, per ora, dove, e il loro interesse si concentra sulle località turistiche più vicine e dove sono già stati. Il 34,5% del campione tende a ritornare dove è già stato, in luoghi che conosce, nello stesso albergo, casa, condominio, campeggio o resort. In alternativa si sceglieranno quelle di cui amici e parenti parlano bene, con una serie di variabili: almeno 7 connazionali su 10 per la vacanza principale preferiranno il mare; andranno in vacanza prevalentemente in luglio e agosto; una ventina di milioni di connazionali storicamente non fanno vacanze e non sono in grado di farle, ma quasi 8 milioni già risiedono in aree turistiche, sulle coste, in montagna o in prossimità di note località di vacanza; circa 2/3 dei "turisti balneari" scelgono spiagge sabbiose e litorali adatti ai bambini.
Eppure, secondo Trademark, la spesa per la vacanza nel 2012 è destinata ad aumentare. Ogni famiglia, con una media di 2,4 persone, spenderà per le vacanze estive circa 1.396 euro, il 5% in più del 2011.