Tunisia, ministro turismo: 2011 sarà disastroso

L’emblema della crisi del settore è Hammamet, oggi città fantasma

Il 2011 sarà per la Tunisia un anno "disastroso". La previsione è del ministro tunisino del Commercio e Turismo, Mehdi Houas, secondo cui se la Tunisia riuscisse a fare la metà dello scorso anno "non sarebbe male". In questo momento, ha detto ancora il ministro, l'obiettivo più urgente è preservare i posti di lavoro del settore. Il turismo infatti rappresenta il 7% del Pil nazionale. Stime prudenti dicono che un tunisino su dieci – tra impiego diretto o indotto – vive di turismo. Ma è una stima per difetto, perché se soffre il turismo, soffre anche l'artigianato, che alimenta le medine, tradizionale meta dei turisti.
Lo specchio fedele di quanto stia soffrendo questo settore è Hammamet, fino a ieri cuore del turismo tunisino, oggi quasi una città fantasma. Se, fino allo scorso anno, era la meta pure in bassa stagione di migliaia di turisti soprattutto del Centro e Nord Europa che vi svernavano, attratti dal clima mite e dai prezzi molto bassi, oggi Hammamet è praticamente deserta. Molti dei suoi alberghi, nati negli anni all'insegna del kitsch più sfrenato, sono chiusi, guardati comunque a vista da uomini della sicurezza privata.  Solo qualche bar è aperto, ma pochissimi clienti e tavolini desolatamente vuoti. E anche i negozi di souvenir sono allo stremo. 

 

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